La Spiaggia di Collelungo, cuore del Parco Regionale della Maremma (o Parco dell’Uccellina), è una delle destinazioni più autentiche e suggestive della Toscana. Questo lungo arenile dorato, circondato da dune sabbiose e profumata macchia mediterranea, si distingue per la sua atmosfera selvaggia e silenziosa, lontana dalle località balneari più affollate. Qui il mare del Tirreno regala riflessi turchesi, mentre l’antica Torre di Collelungo, eretta come torre di avvistamento costiera, domina il paesaggio. Non ci sono stabilimenti, ombrelloni o musica: solo vento, profumi di lentisco, tronchi levigati trasportati dal fiume Ombrone e un senso di libertà rara. La spiaggia è ideale per chi cerca tranquillità, fotografia naturalistica, trekking e birdwatching, ma anche per chi desidera un’esperienza di mare lontana dalla confusione. Visitare Collelungo significa entrare in un ecosistema prezioso, dove l’uomo è ospite e la natura è protagonista assoluta.
La Spiaggia di Collelungo non è accessibile direttamente in auto, caratteristica che la rende ancora più speciale e preservata. Per raggiungerla bisogna seguire i percorsi ufficiali del Parco della Maremma che regolano ingressi e modalità di visita. Le principali opzioni sono quattro: a piedi lungo la costa, tramite il sentiero interno “Le Torri”, in bicicletta oppure con navetta combinata al parcheggio di Marina di Alberese.
In auto si può arrivare fino al Centro Servizi di Alberese, dove si trova un parcheggio a numero chiuso. Nei mesi estivi i posti si esauriscono velocemente e, una volta raggiunta la capienza massima, l’accesso viene chiuso. Per questo è consigliato servirsi delle navette estive da Alberese e Rispescia, potenziate nei periodi di alta affluenza. Questo sistema riduce il traffico e salvaguarda l’ambiente protetto.
Chi preferisce camminare può partire dalla spiaggia di Marina di Alberese e seguire il percorso lungo costa verso sud: un tratto pianeggiante che conduce, dopo circa 5,5 km, alla Torre di Collelungo. Si tratta dell’itinerario A10 – Spiaggia di Collelungo, lungo complessivamente 11,2 km (andata e ritorno), accessibile a tutti con tempi medi di percorrenza di circa 3 ore.
Il sentiero interno A2 “Le Torri” è invece un itinerario escursionistico che scende dal cuore del Parco fino al mare, regalando panorami spettacolari. In estate, per motivi di sicurezza legati al rischio incendi, alcuni tratti possono essere chiusi o percorribili solo con guida ambientale: è fondamentale verificare lo stato aggiornato dei sentieri sul sito ufficiale del Parco.
Gli amanti delle due ruote possono infine raggiungere Collelungo in bicicletta: il percorso ciclabile da Alberese attraversa strade interne come la Pinastrellaia o la Strada degli Ulivi, per un totale di circa 19 km fino all’area della Torre. L’uso della bici richiede l’acquisto di un biglietto dedicato e permette di vivere un’esperienza slow a stretto contatto con l’ambiente.
Uno dei punti di forza di Collelungo è la possibilità di vivere esperienze molto diverse a seconda del periodo dell’anno. Ogni stagione regala colori, atmosfere e opportunità uniche, sempre nel rispetto delle regole del Parco.
In primavera (marzo–maggio) il clima è mite e gradevole: la macchia mediterranea esplode di fioriture, la luce è perfetta per la fotografia e i sentieri si percorrono senza soffrire il caldo. È il momento ideale per chi ama camminare, osservare uccelli migratori e godersi la spiaggia ancora poco frequentata.
In estate (giugno–settembre) il mare è protagonista: acque cristalline e calde invitano a lunghe nuotate. Tuttavia le ore centrali possono essere molto calde, quindi conviene partire presto al mattino o rientrare nel tardo pomeriggio. In questo periodo è bene ricordare che alcuni sentieri interni possono essere chiusi per prevenzione incendi: resta sempre possibile, però, raggiungere Collelungo lungo costa da Marina di Alberese. La navetta estiva è la soluzione più comoda per evitare il problema del parcheggio.
L’autunno (ottobre–novembre) è forse il periodo più affascinante: l’acqua del mare può essere ancora piacevole per un ultimo bagno, la spiaggia è quasi deserta e i colori delle colline circostanti assumono tonalità intense. I percorsi A2 e A10 risultano particolarmente suggestivi grazie alle atmosfere serene e silenziose.
In inverno, infine, Collelungo si trasforma in una meta per chi cerca solitudine e natura pura. Le giornate limpide offrono una luce speciale, ideale per il birdwatching e per lunghe camminate sulla battigia. Non essendoci servizi, è fondamentale portare con sé acqua calda, abbigliamento tecnico e consultare le previsioni meteo.
Anche la scelta del giorno della settimana influisce sull’esperienza: nei weekend estivi, soprattutto ad agosto, l’afflusso a Marina di Alberese è maggiore e i parcheggi si riempiono presto. Chi desidera pace e silenzio può preferire i giorni feriali o le ore del tramonto, quando la golden hour tinge di arancio le falesie e la Torre di Collelungo, creando scenari spettacolari.
Visitare Collelungo significa entrare in un’area protetta dove la priorità assoluta è la tutela dell’ambiente. Per questo motivo il Parco della Maremma ha stabilito regole precise, che ogni visitatore è tenuto a rispettare.
Dal punto di vista della sicurezza, è importante sapere che la spiaggia non dispone di ombra né servizi: occorre quindi organizzarsi portando almeno due litri d’acqua a persona, cappello e crema solare. La copertura cellulare non è sempre omogenea, perciò conviene scaricare mappe offline prima della visita.
Chi desidera ampliare l’esperienza può abbinare Collelungo ad altre mete del Parco: la spiaggia di Marina di Alberese, facilmente accessibile e dotata di servizi, oppure la selvaggia Cala di Forno, raggiungibile solo con percorsi regolamentati e visite guidate. Al di fuori del Parco, una valida alternativa è la grande spiaggia di Principina a Mare, dove è possibile trovare bar e stabilimenti, ideale per famiglie con bambini piccoli.
In sintesi, Collelungo è la scelta perfetta per chi vuole vivere un mare incontaminato e allo stesso tempo scoprire il patrimonio naturale della Toscana più autentica.