Sovicille (SI)
Siena è una delle più belle città della Toscana: essa sorge sulla cima di tre colli, immersa tra i vigneti e gli ulivi del Chianti. Il cuore della città, Piazza del Campo, è la piazza di epoca medievale più grande d’Europa: essa è il simbolo del potere comunale, ma anche simbolo religioso, poichè rappresenta il Mantello dell’icona mariana domenicana.
La città è famosa a livello mondiale per il Palio di Siena, che si svolge ogni estate in Piazza del Campo. La manifestazione, in costumi tradizionali, consiste in una sfida a cavallo tra le 17 contrade di Siena: la Contrada dell'Aquila, la Contrada dei Notai, la Contrada della Pantera, la Contrada della Selva, la Contrada della Torre, la Contrada del Bruco, la Contrada della Chiocciola.
Via del Casato di Sotto (antica via nobiliare), dove sono presenti le tipiche costruzioni di epoca medievale; Palazzo Agazzari-Nastasi con all’interno il Museo della Nobile Contrada dell’Aquila; il Duomo di Siena (Cattedrale di Santa Maria Assunta) con all’interno il celebre Pulpito di Nicola Pisano (1266-1268); Il Museo Archeologico Nazionale, in piazza Duomo, con collezioni private archeologiche formatesi nell’Ottocento; Il Centro di Arte Contemporanea nel Palazzo delle Papesse (Arch. Bernardo Rossellino, Settignano FI 1409 – 1464 Firenze); la Pinacoteca Nazionale di Siena, dove sono conservati i celebri “fondi oro” dello stile... trecentesco e quattrocentesco senese; Piazza del Campo; Palazzo Pubblico (palazzo comunale), sede del Museo Civico, che conserva il “Guidoriccio da Fogliano all'assedio di Montemassi” e la “Maestà” di Simone Martini.Continua Riduci
La contrada dell’Aquila vinse l’ultima volta il 3 luglio del 1992 con Andrea de Gortes detto “Aceto”, mentre dal 1719 ha totalizzato 24 vittorie. Lo stemma della contrada rappresenta un’aquila nera a due teste su sfondo giallo a liste celesti e nere: l’emblema fu concesso nel 1888 dal Re d’Italia Umberto I. Grande rivale dell’Aquila, da circa settant’anni, è la contrada della Pantera: l’ultimo episodio più significativo fu nel 1996 quando le due contrade si ostacolarono con colpi di nerbate e con mosse assolutamente fuori dal regolamento. I drappelloni della... contrada dell’Aquila di notevole interesse a livello storico-artistico sono: il drappo del pittore italiano Gianni Dova (Roma 1925 – 1991 Pisa) per il Palio del 16 agosto 1973; il drappo del pittore Domenico Purificato (Fondi 1915 – 1984 Roma) per il Palio del 16 agosto 1979 e il drappo di Bruno Cassinari (Piacenza 1912 – 1992 Milano) per il Palio del 16 agosto 1988.Continua Riduci
La Contrada della Pantera ha vinto per un totale di 26 volte, l’ultima il 2 luglio 2006 con il fantino “Brio” sul cavallo Choci. Lo stemma rappresenta una pantera rampante maculata su sfondo rosso e blu. La Pantera, oggi in contrasto con l’Aquila, visse anche una profonda inimicizia con la contrada della Selva: il primo episodio risale al 1745 quando i contradaioli della Grifa invasero la pista ostacolando la Selva per poi far vincere la Pantera. I drappelloni della Pantera che hanno segnato la storia dell’arte sono: il drappo del... pittore spagnolo Eduardo Arroyo (Madrid 1937) per il Palio del 16 agosto 1991, e il drappo (dedicato al 50° anniversario della liberazione di Siena)del pittore, grafico, scultore olandese Leo Lionni (Amsterdam 1910 – 1999 Radda in Chianti, SI) per il palio del 2 luglio 1994.Continua Riduci
Antica contrada di cacciatori, ha come stemma la rappresentazione di un rinoceronte ai piedi di una quercia su sfondo argento. I colori della Selva sono l’arancione e il verde con liste bianche. La contrada, dal 1685, ha totalizzato ben 36 vittorie: l’ultima il 16 agosto del 2006. A differenza delle altre contrade, la Selva non ha rivali, ma in passato ha avuto diverse alleanze: l’ultima, fino al 1960, con la contrada la Torre. I drappelloni di interesse storico artistico, utilzzati per i palii, sono: il drappo dedicato al centenario di... Roma Capitale, del pittore, incisore e scrittore Mino Maccari (Siena 1898 – 1989 Roma), realizzato per il Palio del 16 agosto 1970; il drappo del pittore e scultore Ugo Attardi (Sori GE 1923), (dedicato al grande scultore Jacopo della Quercia) realizzato per il Palio del 16 agosto 1974; il drappo del pittore Bruno Saetti (Bologna 1902-1984) per il Palio del 16 agosto 1980, dedicato alla morte di Santa Caterina da Siena.Continua Riduci
Dal 1717 ha totalizzato ben 38 vittorie, l’ultima nel 2005 con il fantino detto Trecciolino e il cavallo Berio. La contrada della Torre venera come Santi patroni San Giacomo che viene celebrato e festeggiato tutti gli anni il 25 luglio. Nello stesso giorno viene ricordata la vittoria nel 1526 delle truppe senesi contro le truppe fiorentine alleate al tempo con il pontefice: battaglia dei ghibellini senesi contro i guelfi fiorentini. La Contrada della Torre raccoglie opere e luoghi di immenso valore storico e artistico come parte del Palazzo Pubblico: la... Sala Monumentale Vittorio Emanuele II con all’interno gli affreschi di moderni pittori senesi che qui riprodussero scene della liberazione d'Italia, le sale del secondo piano che corrispondono a essa, il teatro dei Rinnovati e gli uffici comunali con accesso da via Salicotto. La Cappella di Piazza (ai piedi della Torre Mangia, sporgente dal Palazzo Pubblico), edificata nella seconda metà del XIV secolo come ringraziamento per la fine della peste nera che colpì Siena nel 1348. Nella contrada si può ammirare Palazzo Piccolomini in via Pantaneto, che oggi ospita l’Archivio di Stato.Continua Riduci
Ha come simbolo un bruco coronato dal simbolo ducale. Lo stemma è formato da una croce sabauda inquadrata d’argento e di rosso e caratterizzato dai colori giallo e verde, listato d’azzurro. La contrada del Bruco ha totalizzato ben 41 vittorie ed è alleata alla contrada della Torre, dell’Istrice e del Nicchio. La più pittoresca e tipica via di Siena è la Via del Comune dove le piccole case a gradinate si affacciano ai lati della discesa fino a Pian d’Olive. Via degli Orti, fino al XIII secolo, fu chiamata Costa... delle bestie, poichè nelle stalle e negli orti (molto più vasti di oggi) delle case vi furono custoditi gli animali da soma e gli animali da cortile. Per capire come la campagna e la città di Siena, sono molto unite, basta visitare Vicolo degli Orbachi, un nome che deriva dagli alberi di alloro (in dialetto orbaco). Merita una visita la Basilica di San Francesco (fine XII secolo) in piazza San Francesco, dove nel 1402 fu battezzato il futuro San Berbardino. Un antico tratto della Via Francigena (via commerciale che ha dato vita alla città), è la Via Banchi di Sopra, dove presero origine gli antichi banchi di Siena dei cambiomonete. Familiarmente chiamata dai senesi Piazza del Monte, Piazza Salimbeni è famosa poichè interamente occupata dagli edifici di Monte dei Paschi di Siena, istituto di credito nato nel 1472.Continua Riduci
Consigliamo una visita al Campanile, Chiesa e Convento del Carmine dell XI secolo, rimaneggiate dall'architetto e pittore senese Peruzzi Baldassarre (Siena 1481 – Roma 1536). Sulla facciata della Chiesa dei SS. Lucia e Niccolò, nei pressi dell'Arco di Santa Lucia si può ammirare sulla facciata tracce di un affresco del pittore senese Ventura Salimbeni (Siena 1568-1613). All'interno della chiesa sempre dell'artista è presente un affresco sul catino absidale, mentre la grande tela sull'altare maggiore con il martirio di Santa Lucia, è di Francesco Vanni, pittore e incisore senese (Siena 1581-1610).... La statua in terracotta policroma è di Cozzarelli, architetto e scultore senese (Siena 1435-1515). L'ex monastero di Santa Marta risale al XIV secolo mentre l'aspetto attuale è dell'architetto senese Anton Maria Lari (1535 circa). All'interno è presente un grande tabernacolo con affreschi di Francesco Vanni, Pietro Sorri ( San Gusmè,Siena 1556ca.- Siena 1621). Nel coro è conservato un pregevole presepe in terracotta di Giovanni Duprè, scultore senese ( Siena 1817 – Firenze 1882)Ogni anno, quando si avvicina la data del Palio, il cavallo che dovrà gareggiare, trova posto in una “prestigiosa” stalla all'interno dell'ex oratorio della Madonna del Rosario. Nel Museo della Contrada si conservano arredi liturgici e morie storiche, ma soprattutto interessante è il salone delle vittorie, dove sono raccolti i palii vinti dalla Chiocciola (52 dal 1654), l'ultimo nel 1999.Continua Riduci