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Cala Martina e Cala Civette: le sorelle selvagge di Violina

Due perle tra Maremma e Golfo di Follonica nelle Bandite di Scarlino

Tra le spiagge più suggestive della Toscana, Cala Martina e Cala Civette rappresentano due autentiche gemme nascoste tra il Golfo di Follonica e la Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino. Spesso chiamate le “sorelle di Cala Violina”, condividono con essa un paesaggio incontaminato ma offrono atmosfere più tranquille e riservate. La prima, incastonata tra ciottoli e scogli, è amata dagli appassionati di snorkeling; la seconda, con la sua ampia mezzaluna di sabbia dorata e la Torre Civette a dominare l’orizzonte, regala scenari quasi selvaggi. Qui non ci sono stabilimenti né rumori artificiali: l’accesso avviene a piedi o in bici, i profumi della macchia mediterranea accompagnano il cammino e il mare premia con trasparenze cristalline. Ideali per chi ama natura e silenzio, Martina e Civette sono la scelta giusta per vivere la Toscana costiera con autenticità e spirito di esplorazione.

Come raggiungere Cala Martina e Cala Civette: sentieri, parcheggi e consigli pratici

Visitare Cala Martina e Cala Civette significa innanzitutto accettare il ritmo lento imposto dall’area protetta. L’auto va lasciata nei parcheggi autorizzati per proseguire a piedi o in bicicletta lungo i sentieri della riserva. Questo approccio sostenibile consente di preservare l’ambiente e di vivere un’esperienza immersiva, in cui il tragitto stesso diventa parte del viaggio.

Per raggiungere Cala Martina, il percorso più suggestivo parte dal Puntone di Scarlino (Marina di Scarlino) e segue il sentiero costiero n.1. Si cammina tra boschi di lecci e corbezzoli per circa 20–30 minuti, con scorci sul mare che invitano a soste fotografiche. Un’altra possibilità è partire dai parcheggi di Cala Violina e continuare verso nord. Lungo il cammino si incontra il monumento a Garibaldi, che nel 1849 da qui si imbarcò per sfuggire agli inseguitori: un frammento di storia che arricchisce l’escursione.

Per Cala Civette, il punto di riferimento principale è Val Martina (Pian d’Alma), lungo la S.P. 158. Qui si trova un parcheggio dedicato, dal quale parte un sentiero di circa 2,5 km che attraversa macchia mediterranea e radure fino al mare. In alternativa, dalla strada vicinale Pian d’Alma–Torre Civette parte un percorso più breve, di circa 1,2 km, con aree di sosta a pagamento. In alta stagione il parcheggio può richiedere prenotazione.

Chi sceglie la bici può optare per MTB o e-bike, ideali per muoversi tra le calette. In ogni caso, occorre rispettare i sentieri tracciati e portare con sé tutto l’occorrente: scarpe da trekking leggere, cappellino, acqua in abbondanza, crema solare e magari uno zaino compatto per rendere l’escursione più agevole.

I periodi migliori per la visita sono maggio–giugno e settembre–ottobre, quando il clima è mite e il mare regala la massima limpidezza. Nei mesi estivi l’affluenza cresce, ma l’accesso limitato contribuisce a mantenere intatta la magia del luogo. Pianificazione e rispetto delle regole sono la chiave per godere appieno di questo angolo di Toscana.

Cosa offre ogni cala: fondali, paesaggi e caratteristiche distintive

Le due calette, pur vicine, hanno anime molto diverse e offrono esperienze complementari.

Cala Martina è un insieme di piccole insenature ciottolose intervallate da lastroni rocciosi. L’acqua è cristallina e i fondali, caratterizzati da praterie di posidonia, offrono habitat ideali per castagnole, salpe e altre specie tipiche del Mediterraneo. È un paradiso per gli appassionati di snorkeling che cercano acque limpide e natura intatta. Qui non ci sono bar o stabilimenti: bisogna portare acqua, snack e una sacca per i rifiuti, da riportare indietro perché non sono presenti cestini. Le scarpe da scoglio sono fortemente consigliate per entrare in mare in sicurezza. Oltre all’aspetto naturalistico, Cala Martina è legata a un episodio storico importante: la fuga di Garibaldi nel 1849, ricordata da un monumento lungo il sentiero.

Cala Civette, invece, è un’ampia mezzaluna di sabbia dorata, ideale per chi ama camminare a piedi nudi sul bagnasciuga. Alle spalle si estende una pineta rada che regala ombra naturale, mentre a sud si erge la Torre Civette, antica fortificazione costiera che sorveglia l’orizzonte. L’atmosfera è più remota e selvaggia rispetto a Cala Violina, rendendola una meta perfetta per chi cerca tranquillità anche nei periodi più affollati. La spiaggia è completamente libera e priva di servizi, quindi occorre organizzarsi con ombrellone, acqua e cibo. Dal punto di vista naturalistico, la cala offre il meglio con vento di maestrale, quando la visibilità sott’acqua è ottima per lo snorkeling. Con lo scirocco, invece, le onde possono rendere il mare più mosso.

Sia Martina che Civette appartengono a un’area protetta e sono soggette a regole precise: divieto di campeggio, fuochi e abbandono rifiuti. L’accesso solo pedonale o in bici non è un limite, ma parte integrante della loro magia. Per gli amanti della fotografia, Cala Martina regala la luce dorata del tramonto sui ciottoli, mentre Cala Civette offre scenari mozzafiato con la torre in controluce.

Esperienze e itinerari: vivere le sorelle di Violina in un giorno

Una visita a Cala Martina e Cala Civette può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile se organizzata come un piccolo itinerario.

Gli escursionisti possono scegliere l’“Anello delle tre sorelle”: partenza da Marina di Scarlino, sosta a Cala Martina per un bagno e snorkeling, proseguimento fino a Cala Violina (con prenotazione obbligatoria), quindi arrivo a Cala Civette per un pomeriggio di relax. Il rientro può avvenire lungo i sentieri interni ombreggiati, completando così un percorso vario e suggestivo.

Le famiglie trovano ideale l’itinerario “Family slow”: al mattino Cala Civette, più ampia e sabbiosa, perfetta per i bambini e raggiungibile anche con passeggino da trekking; nel pomeriggio, invece, Cala Martina, più avventurosa, per introdurre i piccoli alla bellezza dei fondali marini.

Per le coppie e gli appassionati di fotografia, l’opzione migliore è l’itinerario “Golden hour & storia”: tardo pomeriggio a Cala Martina con i colori caldi del sole e sosta al monumento a Garibaldi, quindi tramonto a Cala Civette con la torre che si staglia sul mare. È un percorso che unisce romanticismo e memoria storica.

Qualunque sia l’itinerario scelto, occorre organizzarsi con borracce (almeno 1,5 L d’acqua a persona), snack salati, telo ombra e sacca rifiuti. Chi prevede di rientrare in tarda serata dovrebbe avere con sé una torcia o una lampada frontale.

In sintesi, Cala Martina regala emozioni a chi cerca snorkeling e storia, mentre Cala Civette conquista chi desidera sabbia dorata e paesaggi selvaggi. Insieme a Cala Violina, formano un trittico unico di spiagge toscane, dove natura, mare e memoria storica si intrecciano in un equilibrio prezioso.

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