Il Monte Argentario, in Toscana, custodisce alcune delle spiagge più affascinanti e intatte della costa tirrenica. Tra queste spiccano Cala del Gesso e il cosiddetto Mar Morto, due calette diverse per conformazione ma ugualmente straordinarie per chi ama il mare limpido, i paesaggi naturali e l’atmosfera autentica lontana dalle folle. Situate nei pressi di Porto Santo Stefano, rappresentano l’essenza di un turismo slow e rispettoso, dove il protagonista assoluto è l’ambiente. Cala del Gesso è una spiaggia di ciottoli e scogli, racchiusa tra pareti rocciose che si affacciano su un mare turchese, ideale per fotografi e viaggiatori in cerca di scorci suggestivi. Il Mar Morto, invece, colpisce per le sue piscine naturali protette dagli scogli, perfette per fare snorkeling anche in famiglia o per rilassarsi in totale tranquillità. Due gioielli della Maremma toscana che meritano di essere scoperti e vissuti con rispetto e attenzione ai dettagli.
Raggiungere Cala del Gesso non è un’impresa immediata: il suo fascino selvaggio è custodito da un percorso che richiede preparazione. L’accesso avviene dalla Strada Panoramica dell’Argentario, imboccando Via dei Pionieri, dove una deviazione conduce a un sentiero in forte pendenza. L’ultimo tratto prevede una scalinata ripida e sconnessa: per questo motivo sono indispensabili scarpe da trekking leggere o scarpette da scoglio. Il percorso, pur non lunghissimo, non è adatto a persone con ridotta mobilità né a famiglie con passeggini. Proprio questa difficoltà rende la spiaggia un luogo meno affollato, perfetto per chi cerca intimità e silenzio.
Una volta giunti a destinazione, la vista ripaga di ogni sforzo: l’acqua è straordinariamente limpida, con tonalità che variano dal verde smeraldo al blu profondo. Nei giorni più tersi lo sguardo si allunga fino alle isole dell’Arcipelago Toscano, regalando un panorama da cartolina. La spiaggia è formata da ciottoli e scogli, quindi è bene portare un telo spesso o cuscinetti da stendere per rendere la sosta più confortevole. Non ci sono stabilimenti balneari: Cala del Gesso è una vera oasi naturale, priva di servizi e per questo motivo va vissuta con spirito d’avventura.
Per chi ama la fotografia, le opportunità sono numerose: dal sentiero si possono catturare scatti panoramici che abbracciano la cala e l’orizzonte; dalla riva, invece, è consigliato lavorare con inquadrature basse per esaltare i riflessi dell’acqua e la trasparenza del fondale. Il momento migliore resta la golden hour mattutina, quando la luce è morbida e il mare appare come uno specchio.
Dal punto di vista naturalistico, i fondali alternano ciottoli e scogli: questo crea ambienti ideali per lo snorkeling, con ottima visibilità nelle giornate di mare calmo. È sempre consigliabile restare vicini alla costa, soprattutto per chi non ha grande esperienza di nuoto.
Cala del Gesso rappresenta dunque una meta perfetta per chi ama le spiagge selvagge e non teme percorsi un po’ impegnativi. La bellezza autentica del luogo è garantita proprio dall’assenza di comfort: una scelta consapevole che restituisce al viaggiatore il privilegio di vivere il mare nella sua forma più pura.
A pochi chilometri da Cala del Gesso si trova il celebre Mar Morto, un’insenatura unica che prende il nome dalla calma delle sue acque. Qui, una barriera di rocce frangiflutti crea delle vere piscine naturali, dove il mare è piatto e cristallino. Questa conformazione lo rende particolarmente adatto a famiglie con bambini e a chi si avvicina allo snorkeling per la prima volta: non ci sono correnti né onde, e la visibilità è eccellente.
Il fondale è roccioso, con tratti di scogliera e ciottoli, quindi è fondamentale indossare scarpette da scoglio per evitare scivolate. L’accesso avviene dalle stradine che scendono dalla zona di Cannelle, sul versante occidentale dell’Argentario: il percorso è più semplice rispetto a Cala del Gesso, ma resta irregolare in alcuni tratti. Anche qui, come nella maggior parte delle calette del promontorio, non troverai stabilimenti balneari: l’esperienza è quella di una baia selvaggia che conserva intatto il fascino naturale.
Dal punto di vista della fauna marina, il Mar Morto regala incontri ravvicinati con pesci di scogliera, piccole praterie di posidonia e organismi che si rifugiano tra i massi sommersi. Le piscine interne sono perfette per i bambini e per chi preferisce nuotare in acque basse e calme. Per chi ama spingersi oltre la barriera, è consigliabile l’uso della boa segnasub, utile anche per segnalare la propria presenza ad eventuali imbarcazioni di passaggio.
La baia si presta anche a momenti di fotografia paesaggistica e subacquea. Al mattino presto l’acqua è uno specchio perfetto per riprese dall’alto, mentre al tramonto gli scogli assumono tonalità dorate. Chi dispone di una action cam può cimentarsi in scatti e video subacquei suggestivi, valorizzando la trasparenza delle piscine naturali.
Un soggiorno al Mar Morto richiede organizzazione: non ci sono fonti d’acqua né punti ristoro, per cui è indispensabile portare con sé scorte sufficienti, crema solare reef-safe, un telo e un kit minimo di primo soccorso. Questo approccio “autonomo” fa parte del fascino stesso della cala, che rimane autentica proprio perché priva di servizi.
Il Mar Morto è quindi l’opzione ideale per chi desidera un contatto diretto con la natura, senza compromessi e lontano dal turismo di massa.
Un’escursione giornaliera che combina Cala del Gesso e Mar Morto è una delle esperienze più belle da vivere all’Argentario. L’itinerario consigliato prevede di raggiungere Cala del Gesso al mattino presto, possibilmente entro le 10, per approfittare della luce migliore e trovare ancora un po’ di tranquillità. Dopo la risalita impegnativa del sentiero, ci si può spostare verso Porto Santo Stefano per una pausa pranzo: qui si trovano bar, ristoranti e negozi dove rifornirsi prima di ripartire.
Nel pomeriggio, l’ideale è dirigersi verso il Mar Morto, che offre piscine naturali riparate dal vento e dal moto ondoso. Qui si può trascorrere il resto della giornata alternando snorkeling, bagni rilassanti e sessioni fotografiche fino al tramonto. La conformazione della baia consente infatti di godere di una luce calda e spettacolare nelle ore serali.
Chi preferisce esplorare alternative ha diverse opzioni: le spiagge sabbiose di Giannella e Feniglia, lunghe e attrezzate, sono perfette per chi cerca comfort e spazi ampi; mentre chi predilige la scogliera può puntare su Cala Grande o su piccole insenature meno frequentate. La scelta dipende dalle condizioni del vento e dalla disponibilità di parcheggi.
L’Argentario, infatti, presenta strade panoramiche strette e tortuose, con parcheggi limitati lungo la litoranea. È fondamentale arrivare presto, guidare con prudenza e rispettare i divieti di sosta. L’area è sottoposta a controlli e la tutela ambientale è una priorità.
Dal punto di vista della sostenibilità, è importante adottare comportamenti responsabili: portare via tutti i rifiuti, non lasciare mozziconi di sigaretta, non calpestare organismi marini né staccare conchiglie. L’uso di creme solari ecocompatibili è raccomandato per proteggere i fondali di posidonia. Chi ha più tempo può abbinare le calette a un trek panoramico lungo i sentieri del promontorio o concludere la giornata con una passeggiata sul lungomare di Porto Santo Stefano.
In definitiva, combinare Cala del Gesso e Mar Morto in una sola giornata significa vivere il meglio dell’Argentario: un mix di avventura, relax e natura incontaminata, con lo sfondo della Maremma che conserva intatta la sua autenticità.