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Spiagge di Capraia: Ceppo, Zurletto e Carbicina

Le calette più autentiche dell’Arcipelago Toscano

Capraia è l’isola più selvaggia dell’Arcipelago Toscano, un luogo dove il mare incontra rocce vulcaniche scure e la natura è ancora incontaminata. Tra i suoi gioielli nascosti spiccano tre calette: Cala del Ceppo, Cala dello Zurletto e Cala della Carbicina, baie di straordinaria bellezza che regalano esperienze autentiche lontane dal turismo di massa. Qui l’acqua turchese, la vegetazione mediterranea e i fondali ricchi di vita rendono ogni tuffo un piccolo viaggio nella biodiversità marina. Queste spiagge non hanno stabilimenti o servizi: richiedono spirito d’avventura e organizzazione, ma in cambio offrono silenzio, relax e panorami indimenticabili. Sia che tu scelga un’escursione a piedi, una gita in barca o un’uscita in kayak, queste calette rappresentano l’essenza di Capraia: mare cristallino, snorkeling emozionante e trekking panoramici.

Come arrivare: sentieri panoramici, taxi boat e kayak

Raggiungere le calette di Capraia è già parte dell’esperienza. Cala dello Zurletto si trova a circa 20 minuti a piedi dal paese: il sentiero, ben segnalato dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, attraversa tratti di macchia mediterranea e regala splendide viste sul mare. La baia, piccola e intima, è formata da ciottoli e scogli, ideale per un bagno veloce o per chi pratica snorkeling leggero. Grazie alla sua posizione è riparata dai venti occidentali, il che la rende perfetta nelle giornate estive.

Cala del Ceppo è un’insenatura più ampia sulla costa est, raggiungibile a piedi in circa un’ora lungo un tracciato costiero. Il percorso non è impegnativo ma richiede scarpe adatte: l’ultimo tratto è su ciottoli. Qui il fondale sabbioso crea riflessi azzurro-latte unici, mentre le scogliere vulcaniche completano un paesaggio di grande impatto visivo. La cala è frequentata anche da chi arriva via mare: i fondali sabbiosi permettono un buon ancoraggio.

La più remota è Cala della Carbicina, a circa due ore di cammino dal paese. Il trekking è più lungo (6 km circa) e selvaggio, ma il paesaggio ripaga lo sforzo: scogliere, profumi di rosmarino e un mare trasparente che invita a lunghe nuotate. Molti visitatori scelgono di arrivarci con taxi boat o durante i giri organizzati dell’isola, prenotabili presso Visit Capraia. Anche in kayak o SUP è possibile raggiungere la baia, optando per un turismo lento e sostenibile.

Snorkeling e fondali vulcanici unici

Capraia è una destinazione speciale per chi ama lo snorkeling. I fondali delle tre calette offrono ambienti diversi e sempre affascinanti. Al Ceppo l’acqua bassa e sabbiosa è perfetta per chi si avvicina per la prima volta all’osservazione marina: castagnole, salpe e piccoli saraghi popolano la zona, facilmente visibili anche con una semplice maschera.

Lo Zurletto sorprende invece con le sue rocce scure e vasche naturali: l’habitat ideale per osservare pesci stanziali e, con un po’ di fortuna, giovani cernie. Qui i contrasti cromatici tra acqua turchese e basalto rendono ogni immersione un’esperienza fotografica.

La Carbicina è la più spettacolare: alternanza di sabbia, roccia e praterie di posidonia formano un ecosistema delicato e vitale. Gli appassionati di apnea o nuotate lunghe trovano qui uno dei punti più suggestivi dell’isola. È importante ricordare che la posidonia è una specie protetta e non va calpestata né disturbata durante gli ancoraggi.

Oltre alla vita marina, queste calette offrono scorci scenografici ideali per fotografie. Il golden hour al Ceppo, con riflessi azzurri e scogli in controluce, è tra i più amati dagli appassionati. Allo Zurletto, lo “scoglio a torre” diventa protagonista degli scatti, mentre alla Carbicina la vista dall’alto del sentiero 401/409 mostra barchette alla fonda e un mare verde brillante.

Per chi preferisce la barca, le calette sono ottime tappe di un giro dell’isola: ancorare in sicurezza, rispettando correnti e fondali, è fondamentale per preservare questo ecosistema.

Trekking, itinerari e consigli pratici per visitarle

Visitare Ceppo, Zurletto e Carbicina significa anche vivere l’isola a passo lento. I sentieri sono immersi nella macchia mediterranea e richiedono attenzione, soprattutto in estate, quando il sole può rendere i percorsi impegnativi. È consigliato partire presto la mattina, portare acqua abbondante, cappello e crema solare reef-safe. Scarpe da trekking leggere e scarpette da scoglio sono indispensabili.

Un itinerario ideale di tre giorni potrebbe prevedere:

  • Giorno 1: arrivo a Capraia, sistemazione e passeggiata pomeridiana allo Zurletto per un primo bagno.
  • Giorno 2: escursione al Ceppo al mattino, con rientro in taxi boat nel pomeriggio.
  • Giorno 3: trekking alla Carbicina e ritorno in barca, magari con un giro completo dell’isola per ammirare le falesie e le grotte della costa est.

Il periodo migliore per scoprire queste calette è la tarda primavera e il mese di settembre, quando le giornate sono ancora calde ma l’affluenza turistica è minore. In alta stagione, conviene prenotare in anticipo i giri in barca o i taxi boat.

Dal punto di vista ambientale, è fondamentale seguire le regole del Parco: rimanere sui sentieri segnati, non prelevare organismi marini, riportare indietro i propri rifiuti e rispettare la posidonia. Per chi cerca alternative sostenibili, kayak e SUP sono ottime opzioni per vivere il mare senza impatto.

Capraia non è solo mare: il borgo, le fortezze e i percorsi interni offrono ulteriori spunti di visita, creando un equilibrio perfetto tra relax balneare e scoperta culturale. 

Per informazioni aggiornate su escursioni e servizi è consigliato consultare Capraia Web.

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