La Maremma toscana è un territorio sospeso tra mare, colline e borghi antichi, dove la cultura popolare si intreccia con la memoria orale e l’energia del presente. In questo paesaggio autentico, l’ottava rima – la poesia cantata a braccio – diventa un ponte tra storia e partecipazione: duelli poetici, melodie tradizionali, rime improvvisate. I visitatori curiosi possono assistere a contrasti teatrali in piazza, condividere temi lanciati dal pubblico o lasciarsi trasportare dalla musicalità locale. Fra Ribolla, Grosseto, Massa Marittima e i piccoli centri collinari, ogni evento è occasione per respirare l’identità culturale di comunità vivaci. Questo articolo ti guida a capire come funziona l’ottava rima e dove viverla realmente, arricchendo il tuo viaggio con emozioni autentiche, riferimenti utili e spunti offerti da fonti ufficiali e associazioni del territorio.
L’ottava rima nasce con le grandi poesie narrative del Rinascimento, ma vive oggi nella pratica dell’oralità: uno schema metrico rigoroso (ABABABCC) che i poeti usano a braccio, senza testo scritto, creando rime estemporanee e senso coerente. In Maremma, questa forma assume una valenza performativa e collettiva: ogni contrasto è un dialogo poetico, un gioco stilistico in cui i versi rispondono a temi scelti sul momento. Il cantore parte con la chiamata – definendo melodia, tono e argomento – e l’avversario replica con identica metrica, alternando ottave fino alla chiusura finale, spesso con una battuta fulminante. La sfida mette in gioco tecnica, memoria, ironia e rapidità. Alla base c’è una musicalità codificata: i profili melodici locali fungono da supporto ritmico, guidano la recitazione e incorniciano le rime. Il pubblico partecipa attivamente: propone temi, applaude risposte, decide chi “vince” per acclamazione. Dal punto di vista linguistico ed etnomusicologico, l’ottava rima è oggetto di studi sulla performance, sull’interazione poetica e sulla continuità della tradizione orale. Cantori come Sergio Lampis (detto “Lalo”) hanno fondato associazioni come Improvvisar Cantando che mantengono vivo il genere. Per capire e apprezzare davvero, è utile ascoltare versioni online (es. su YouTube), leggere saggi accademici (disponibili su riviste di etnomusicologia) e poi immergersi nell’esperienza “dal vivo”.
Il centro nevralgico dell’ottava rima in Maremma è Ribolla (Comune di Roccastrada, GR). Dal 1992 si organizza ogni anno una rassegna nazionale di poesia estemporanea che richiama cantori da tutta Italia, con duelli, chiamate e applausi. La tradizione vuole che l’evento si svolga intorno alla seconda domenica di aprile, nella Sala ARCI locale. Per il 2025 è programmato verso il 13 aprile 2025 — per il 2026 è in attesa del calendario ufficiale. Controlla la pagina Facebook di Improvvisar Cantando – Sergio Lampis per aggiornamenti ufficiali.
Altri appuntamenti includono il Raduno dei Maggerini (ogni 1° maggio), in cui l’ottava rima si fonde con la tradizione del canto maggengo, e rassegne “di rete” nella Toscana interna (es. a Buti). Questi eventi sono ideali per ascoltare stili diversificati e cogliere la vitalità del fenomeno. Nei mesi primaverili, estivi e d’inizio autunno le piazze dei borghi si animano di contrasti e versi improvvisati.
Per rendere memorabile l’esperienza, parti con attenzione: scegli la primavera (aprile-maggio) per essere presente alle rassegne principali. Arriva con tempo per ambientarti: il pubblico è protagonista tanto quanto i poeti, e spesso puoi proporre temi, assistere alle prove o conversare con i cantori. L’ingresso è spesso gratuito o simbolico: un gesto di partecipazione alla comunità. Dopo la manifestazione, chiedi di incontrare i poeti per comprendere le melodie, le rime più ardite o le strategie improvvisative.
Un itinerario ideale abbina la poesia alla scoperta del territorio: visita borghi come Massa Marittima, Scansano, Magliano in Toscana; esplora parchi naturali (Parco dell’Uccellina, Colline Metallifere); assaggia la cucina locale e vini tipici. Porta con te carta e penna: ascoltare l’ottava rima può suggerire immagini, proverbi e frasi da portare a casa. Consulta fonti accademiche sul tema (es. articoli di etnomusicologia) e siti culturali come la Rete Italiana della Cultura Popolare per approfondimenti. In definitiva, partecipare a un contrasto in Maremma vuol dire entrare dentro una comunità che si racconta in versi, dove l’oralità diventa rito, memoria e creazione condivisa.