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Una giornata a Suvereto (Livorno)

Una giornata a Suvereto (Livorno)

Tra storia e natura

Suvereto è un piccolo borgo toscano dioggi popolato da circa 3 mila abitanti, sito in provincia di Livorno, nella Val di Cornia. Forse meno conosciuto rispetto ad altre località, è in grado senza dubbio di offrire una serie di bellezze storiche e paesaggistiche che affascinano e conquistano visitatori occasionali e turisti estivi che decidono di lasciare per un giorno i villaggi della costa livornese per scoprire territori meno commerciali. Il nome (dal latino suber), allude alla ricchezza naturalistica del luogo e significa appunto "bosco di sugheri": ancora oggi si possono osservare nodosi e imperiosi attraverso la campagna, che precede l'entrata oltre le antiche mura. Trascorrervi una giornata significa, quindi, immergersi nella bellezza della campagna toscana e bearsi di antichi edifici, chiese centenarie e botteghe dal fascino senza tempo. Il borgo, sede di numerose cantine di prestigio, fa anche parte dell'Associazione "Città del vino", la quale si adopera per la valorizzazione e la diffusione della cultura di questa bevanda. Tra le attrazioni principali vi è sicuramente la Rocca aldobrandesca, in posizione dominante, fatta costruire dagli Aldobrandeschi intorno alla seconda metà del XII secolo. Insieme alla stessa vennero erette anche le possenti mura difensive, in parte visibili ancora oggi. Attualmente il complesso è costituito da un palazzo al quale si accede attraversando un bellissimo portale caratterizzato da un arco a tutto sesto, e da una torre con pianta quadrata. Da visitare anche il Palazzo Comunale, risalente al XIII secolo, quando gli Aldobrandeschi concessero agli abitanti, attraverso la Charta Libertatis, una serie di novità e Suvereto divenne uno dei primi comuni nati nella Maremma. @page Caratteristica è la torre dell'orologio, una tempo denominata della campana, che chiamava l’assemblea degli Anziani e rappresentava uno dei punti di guardia. L’ingresso è costituito da una ripida scalinata coperta da un portico, ovvero la Piazza dei Giudici, così chiamata forse perché vi si emettevano sentenze e di prendevano decisioni riguardanti la comunità. Ricerche archeologiche sono emerse testimonianze della presenza dell’antica cinta muraria nelle stanze del piano terra.

Le chiese e i musei

Per quanto riguarda gli edifici religiosi, tra le varie chiese, merita certamente una menzione l’antica Pieve di San Giusto, la cui costruzione risale, probabilmente, al periodo altomedievale. La facciata in stile romanico e con un rosone quadribolato, invita a visitare l'interno, austero e affascinante allo stesso tempo. Qui si trova un fonte battesimale risalente al XII secolo e un organo a canne del '700. La torre campanaria, che fu danneggiata pesantemente da un fulmine nel '800, si caratterizza per la sommità orlata e per le bifore da cui si intravedono le antiche campane.La chiesa della Madonna di Sopra la Porta, anch'essa in stile romanico e costruita nel '400, conserva sull’altare un'effigie dell'Immacolata Concezione. Il mito narra che, durante una violenta alluvione a metà del '700, quando tutto sembrava perduto, la Porta si aprì miracolosamente, permettendo il deflusso dell’acqua, la quale era arrivata a sfiorare il bordo del quadro.Al di fuori delle mura del borgo, sulla strada che collega Suvereto a Sassetta, vicino Prata, si trova la chiesa della SS. Annunziata, la cui leggenda vuole sia stata fatta costruire, tra il XII e il XII secolo, da Matilde di Canossa, la quale, per avere il diritto di dire messa, avrebbe dovuto far erigere cento chiese. Ma questa pare fu la novantanovesima e ultima. Non si sa di preciso perché venne costruita in una zona esterna al borgo, ma la sua volta a botte spezzata è un esempio quasi unico di copertura per una chiesa che si presenta spoglia, sia all'esterno sia all’interno (è infatti priva di arredi).Il convento e il chiostro di San Francesco risalgono al XII secolo e ancora oggi conservano tutta la loro bellezza medioevale, anche se hanno perso il ruolo di luogo di culto. Furono abitati dai monaci fino al '800, quando vennero soppressi da Elisa Bonaparte. Oggi tutto è stato ristrutturato e adibito a residenza privata, mentre la chiesa è diventata una struttura ricettiva. Una passeggiata attraverso le strade e i vicoli lastricati è già un modo per godere del fascino di questo borgo.  Suvereto è anche sede di alcuni musei tra i quali troviamo quello della bambola, la cui collezione è stata donata da Maria Micaeli e costituisce un viaggio nella storia poiché illustra l’evoluzione delle tecniche costruttive e dei materiali, sino ad arrivare al giocattolo in plastica, "parlante," degli anni '50. A fianco della Pieve di San Giusto potrete visitare il Museo di Arte sacra, allestito in occasione del Giubileo del 2000 e ospitante dipinti, arredi sacri, reliquiari e sculture lignee provenienti da diversi luoghi religiosi del paese. All'esterno del borgo, spingendosi in uno dei numerosi parchi della Val di Cornia, in particolare quello di Montioni, si possono ammirare i resti delle terme, dove si recava a fare i bagni la sorella di Napoleone, Elisa Bonaparte Baciocchi. È proprio dal suo secondo cognome che ancora oggi le terme vengono chiamate della Baciocca. Tutta la La zona è ricca di sorgenti termali e centri benessere.

Folclore e gastronomia

Suvereto rappresenta anche il felice incontro tra feste storiche e gastronomia. Tra gli eventi principali ricordiamo il Palio delle Botti, rievocazione storica che si tiene due volte all'anno e che consiste nel far rotolare botti di 500 litri lungo le vie antiche del borgo. Gli appuntamenti annuali sono per il Palio di S. Croce nel mese di maggio e quello dell'Imperatore, che si tiene di sera il 14 di agosto.Ma l’Estate Suveretana non si esaurisce qui in quanto prevede eventi con serate di degustazioni enogastronomiche, concerti in piazza, spettacoli, feste e le pittoresche Serate Medioevali, durante le quali le strade si popolano di saltimbanchi, sbandieratori, cavalieri, e stand dove si possono gustare piatti tipici fedeli alle ricette tradizionali.A febbraio si tiene la FestUnta di Suvereto dedicata al pregiato olio di produzione locale. In questa occasione i migliori prodotti oleari della Val di Cornia vengono premiati alla fine della manifestazione. Suvereto, dunque, riserva continue sorprese durante tutto l'anno e chiunque voglia visitarla troverà ad attenderlo non solo la storia, le tradizioni, la buona cucina e le rievocazioni dell'epoca medioevale, ma una popolazione vivace, che non dimentica le sue radici e invita i visitatori a riscoprirli e a farne parte.

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