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Il Chianti e le sue caratteristiche enogastronomiche

Il Chianti e le sue caratteristiche enogastronomiche

Breve storia e curiosità

La zona collinare del Chianti, compresa tra Firenze, Siena e Arezzo, è apprezzata da centinaia di anni per la sua grande bellezza paesaggistica, la produzione vinicola eccellente e le delizie enogastronomiche tipiche del territorio. La terra fertile e il clima mite attirarono qui i primi insediamenti umani stabili già a partire dal III millennio avanti Cristo. Questo legame millenario ha modificato profondamente il territorio sostituendo progressivamente le grandi aree boschive con suggestivi vigneti e dagli uliveti. La passione per l'agricoltura, la cura e la progettazione del territorio (anche a livello puramente estetico) hanno creato lo stupendo paesaggio oggi protagonista di migliaia di cartoline e fotografie suggestive. Si possono identificare tre epoche storiche d'importanza fondamentale per la creazione del Chianti così come lo conosciamo oggi: il periodo Etrusco, il Medioevo ed il Rinascimento. La società etrusca, fondata sull'agricoltura, iniziò ad antropizzare il territorio toscano e a costruire anche interessanti strutture, alcune delle quali, quasi perfettamente conservate, sono ancora visibili poco più a sud, lungo la splendida Costa degli Etruschi. Durante il Medioevo ed il Rinascimento la zona del Chianti rivestì un'importanza sempre maggiore nella geografia politica dell'epoca: a metà tra Firenze e Siena, due superpotenze del tempo, questa terra divenne in breve tempo una regione di grande rilevanza strategica. Proprio al Rinascimento dobbiamo l'avvio della progettazione paesaggistica: i primi esempi del cosiddetto landscaping, vale a dire di progettazione territoriale, sono rilevabili proprio in Toscana intorno alla fine del 1400. Tutta la zona del Chianti è punteggiata da borghi medievali e fortificazioni, anche molto antiche. Tra le più conosciute ricordiamo Monteriggioni, ad una manciata di chilometri da Firenze, e Montefioralle, uno dei più antichi borghi - con annesso castello fortificato - della zona. Una curiosità interessante? Proprio la zona del Chianti in generale (e Monteriggioni in particolare) sono state lo scenario di una fortunatissima saga di videogame d'azione, molto popolare tra giovani e meno giovani. Il successo di questo videogioco ha inaspettatamente creato una nicchia di viaggiatori interessati a riscoprire dal vivo le ambientazioni vissute dal loro eroe virtuale preferito. 

Il Chianti Classico e i piatti da gustare

Come sappiamo, il cuore della Toscana è noto a livello internazionale per la bontà dei suoi vini e, in particolare, del Chianti Classico, che prende ovviamente nome dal luogo di produzione. Si tratta di un rosso asciutto al gusto, con una gradazione alcolica minima di 12%, producibile unicamente in 14 comuni della catena collinare. L'area totale di produzione si estende su solo 70 mila ettari di superficie: una zona molto ristretta, se si pensa alla domanda in continuo aumento! Il vero Chianti Classico è un DOCG contrassegnato da un packaging molto particolare: etichetta rosata e marchio di qualità costituito da un gallo nero su sfondo rosso, con la dicitura "Chianti Classico" tutto intorno. Si dice che il sapore di questo pregiato e ricercatissimo vino non si possa più scordare, una volta assaggiato. Fortunatamente, per verificare questa tesi sarà possibile aderire ad uno dei tanti tour nelle cantine organizzati periodicamente sul territorio o, semplicemente, gustarne un bicchiere godendosi anche i piatti, principalmente di terra, della tradizione toscana, particolarmente gustosa. La zona del Chianti, oltre ad essere perfetta per la coltivazione di uva e olive di qualità, offre un clima mite e temperato perfetto per l'allevamento di animali da carne. Si parte dai deliziosi insaccati, tra i quali ricordiamo la tipica finocchiona, un salame morbido e poco stagionato, aromatizzato con semi di finocchio, perfetto per aperitivi salati e antipasti, soprattutto se abbinato ad un formaggio a bassa stagionatura. Le bistecche sono ovviamente grandi protagoniste della cucina di questa zona, dalla celebre Fiorentina a tagli di carne cotti in maniera da risultare morbidi, succosi e gustosi. In ultimo, ma non in ordine d'importanza, ricordiamo anche il crostino toscano: un morbido paté salato, a base di fegatini, acciughe, olive e altri ingredienti della tradizione, dal gusto veramente irresistibile e perfetto da gustare su di una fetta di pane sia freddo che caldo. Esistono numerose declinazioni del crostino, a seconda della zona geografica di preparazione, sebbene la versione base descritta qui sopra sia comune a tutta la Toscana. Passiamo ora alle verdure. Una delle ricette più conosciute della zona del Chianti è la ribollita, una ricca zuppa a base di pane un po' raffermo e verdure bollite due o più volte. Come molte ricette della tradizione contadina, anche la ribollita nasce nell'ottica del riciclo e, ad ogni ricottura successiva, essa acquista un sapore sempre più deciso. Parlando di primi piatti, non possiamo tralasciare i pici, una sorta di spaghetti, rigorosamente di pasta fresca, ruvidi e spessi, abbinati spesso e volentieri ad un'abbondante razione di ragù al cinghiale.  L'offerta enogastronomica è davvero straordinaria. Proprio grazie alle ricette tradizionali e all'alta qualità delle materie prime utilizzate, la Toscana in generale - ed il Chianti in particolare - si stanno guadagnando la meritata fama di meta perfetta per gli amanti dei più ricercati tour enogastronomici. Online è molto semplice imbattersi in eventi organizzati dedicati proprio alle degustazioni nel Chianti. Queste formule sono disponibili a prezzi relativamente contenuti e stanno riscuotendo sempre più successo. Il turismo, anche e soprattutto se proveniente da paesi esteri, si sta concentrando sempre più sull'esplorazione della produzione alimentare di questa zona. La degustazione viene percepita come un mezzo per conoscere da vicino la vita quotidiana e le tradizioni del luogo. Così, il paesaggio straordinario e i cibi deliziosi sono solo due dei tanti motivi per cui vale la pena visitare il Chianti.

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