La Buca delle Fate è una delle calette più suggestive della Costa degli Etruschi, nascosta tra Populonia e il Golfo di Baratti, in Toscana. Qui il mare si apre in sfumature di turchese, le scogliere sono scolpite dal vento e la macchia mediterranea diffonde i suoi profumi di mirto e lentisco. Raggiungibile solo a piedi, questa piccola baia rocciosa regala un’atmosfera autentica, lontana dalle spiagge attrezzate e dai luoghi più battuti. La leggenda vuole che antiche fate e sirene popolassero la scogliera, mentre le tombe etrusche testimoniano il legame profondo tra uomo e mare. È la meta perfetta per chi cerca trekking panoramici, snorkeling in acque limpide e relax in totale silenzio. Visitare la Buca delle Fate significa immergersi in un paesaggio senza tempo, dove natura e storia si intrecciano in un equilibrio fragile da rispettare e custodire.
Raggiungere la Buca delle Fate è già parte dell’esperienza, perché i sentieri che conducono alla baia sono immersi in un contesto naturalistico e archeologico unico. L’accesso principale parte dal parcheggio sterrato di Il Reciso, a meno di un chilometro da Populonia Alta. Da qui si imbocca il sentiero CAI 301, ben segnalato e con fondo sassoso, che scende attraverso una fitta lecceta e tratti di macchia mediterranea. La discesa richiede circa 20–30 minuti, mentre la risalita può essere più impegnativa, soprattutto nelle ore calde. Lungo il percorso si incontrano cave di calcarenite e tombe etrusche ipogee, risalenti al III–II secolo a.C., che raccontano la storia mineraria e marinara di Populonia.
Un’alternativa affascinante è la Via dei Cavalleggeri, un sentiero costiero che parte dal Golfo di Baratti e offre viste spettacolari sulle isole dell’Arcipelago Toscano. Più lungo e soleggiato (circa 50 minuti), questo itinerario passa dal faro di Populonia e da diversi belvederi naturali. Entrambi i sentieri sono classificati come escursionistici semplici, ma richiedono scarpe adeguate, acqua e attenzione nei tratti sconnessi. In estate i parcheggi possono riempirsi velocemente, per cui è consigliato arrivare presto o informarsi su eventuali navette stagionali.
Una volta raggiunta la caletta, la sensazione è quella di trovarsi in un luogo fuori dal tempo. La Buca delle Fate non è una spiaggia sabbiosa, ma una baia di scogli e lastroni rocciosi levigati dal mare. Le forme alveolate della roccia creano terrazze naturali perfette per sdraiarsi, leggere o ammirare il paesaggio. L’acqua è trasparente e invita allo snorkeling: tra gli scogli affioranti e le praterie di posidonia si possono avvistare salpe, donzelle, castagnole e ricci di mare. Con mare calmo la visibilità è ottima, mentre con vento di Libeccio o Maestrale l’onda può rendere l’ingresso in acqua difficoltoso: per sicurezza sono indispensabili scarpette da scoglio.
Non essendoci servizi di alcun tipo – bar, stabilimenti o salvataggio – è necessario portare con sé tutto l’essenziale: acqua, snack, telo, crema solare e un piccolo kit per i rifiuti. L’ombra naturale è scarsa, ma nelle ore più calde il bosco retrostante può offrire un riparo temporaneo. La particolare conformazione “a buca” filtra i flussi turistici: anche in alta stagione la baia resta più tranquilla rispetto ad altre spiagge della zona. Per i fotografi, i punti panoramici lungo la discesa regalano scatti spettacolari soprattutto al tramonto, quando le falesie si tingono di oro e il mare riflette tonalità rosate.
Visitare la Buca delle Fate può diventare il cuore di una giornata alla scoperta della Costa degli Etruschi. In primavera e autunno i sentieri profumano di eriche e cisti in fiore e il clima è ideale per camminare senza soffrire il caldo. In estate, invece, conviene programmare l’escursione al mattino presto o verso sera, per approfittare di colori spettacolari e temperature più miti. La checklist essenziale comprende scarpe da trekking, scarpette da scoglio, almeno 1,5 litri d’acqua a persona, cappello, crema solare e piccoli sacchetti per riportare indietro i propri rifiuti.
Chi vuole arricchire l’esperienza può abbinare la visita alla baia a un pomeriggio nel borgo medievale di Populonia Alta, con mura fortificate e panorami mozzafiato, o a un tour del Parco Archeologico di Baratti e Populonia, che conserva necropoli, cave e resti dell’antica acropoli etrusca. Per i camminatori esperti, esiste la possibilità di collegare Populonia, Baratti e Buca delle Fate in un anello escursionistico più impegnativo, che consente di esplorare l’intero promontorio.
È fondamentale ricordare alcune regole di comportamento: non abbandonare i sentieri, rispettare la vegetazione, non toccare né prelevare reperti archeologici. La bellezza di questo luogo fragile dipende dalla cura di chi lo visita.