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L'Area Archeologica di Fiesole

L'Area Archeologica di Fiesole

I templi etrusco e romano

A pochi chilometri da Firenze c'è Fiesole, borgo incantevole che conserva un prezioso passato storico. Testimonianze etrusche e romane proiettano il visitatore in un mondo antico di grande fascino attraverso un percorso che consente di passeggiare tra il Tempio etrusco-romano, le Terme, il Teatro Romano e la necropoli longobarda.  Il Tempio Romano e quello Etrusco sono le prime testimonianze che i visitatori incontrano nel sito. I ritrovamenti dei reperti sono del 1792, anno in cui è stata scoperta la scalinata del tempio romano, ma solo tra gli anni '50 e '60 sono emersi i resti del tempio etrusco del VI sec. a.C. Sopra a quest'ultimo, nel IV sec. a. C, è nato il tempio, dedicato forse alla dea Minerva, che venne poi distrutto a causa di un incendio. I resti dell'edificio sono stati annessi al tempio romano costruito successivamente mantenendo la stessa pianta originaria. La presenza di ex-voto, oggetto di ritrovamento, testimonia che il luogo di culto era raggiunto da persone malate le quali, accolte nel portico appositamente realizzato, pregavano le divinità per la propria salute. Caduto l'Impero Romano la zona ha assunto una funzione cimiteriale con i Longobardi, i quali hanno costruito un sepolcreto riutilizzando le strutture sacre preesistenti. I bronzetti votivi, rinvenuti tra il 1910 e il 1912, possono essere visti insieme ai corredi funerari e ai manufatti in vetro presso il Museo Civico. Alcune tombe sono state recentemente ricostruite: di grande interesse quella di un guerriero con i suoi armamenti. Oltre alle armi è presente anche un pettine che testimonia come barba e capelli fossero estremamente curati in quanto rappresentavano la forza. 

Il teatro e le terme

Il teatro romano, edificato tra la fine del I sec a.C. e l'inizio del I sec. d.C, si trova al centro del sito archeologico. La pianta a semicerchio, tipica delle strutture greche, utilizza il declivio della collina e forma una cavea dotata di una acustica ineguagliabile: tragedie, spettacoli di mimi e commedie erano visti in un contesto paesaggistico di grande bellezza. Oltre alla cavea c'erano l’orchestra, che ospitava le danze e il coro, e il proscenium dove avveniva la rappresentazione. Il teatro poteva accogliere oltre duemila persone le quali raggiungevano i quattro diversi settori della cavea utilizzando apposite scalette. La struttura romana viene ancora utilizzata durante l'estate, in occasione dell'Estate fiesolana, giunta quest'anno alla sessantesima edizione. Nella zona est del sito, vicino alla necropoli, sono visibili le terme romane del I sec. a.C, rinvenute alla fine dell'Ottocento. Esse erano il luogo destinato alla cura del corpo e alla socializzazione. Il complesso era strutturato secondo la ripartizione tipica. Il Frigidarium ampio e fresco, ubicato sul lato nord, era il luogo in cui gli avventori Romani facevano il bagno freddo. Formato da una vasca semicircolare e attrezzato con una palestra, era impreziosito da marmi. Qui è stata rinvenuta la statua di Ercole, oggi ospitata nel museo. Lo spazio presente sulla destra è, invece, il Calidarium. Realizzato su un pavimento sopraelevato da piccoli pilastri in cotto, permetteva all'aria calda di circolare ed era riscaldato da due forni. Trasferendosi dall'ambiente caldo a quello freddo i visitatori sostavano nel Tepidarium dove la temperatura era moderata. Era previsto anche il passaggio inverso.

Il museo archeologico fiesolano

Una visita al museo permette di conoscere la storia della civiltà villanoviana, degli Etruschi, dei Romani e dei Longobardi, vale a dire i popoli che si sono avvicendati a Fiesole. Il primo museo venne allestito nel Palazzo Pretorio ma nel 1914 i reperti vennero trasferiti nel Museo Civico, realizzato secondo il progetto dell'architetto Ezio Cerpi. Gli scavi effettuati all'interno dell'area archeologica nel tempo hanno aumentato il numero dei ritrovamenti e, di conseguenza, nel 1954 le sale hanno subito una ristrutturazione che le ha rese maggiormente funzionali. Il 1981 è stato l'anno in cui sono stati costruiti i ballatoi dove è esposta la sezione antiquaria. In un diverso piano è stata allestita la sezione topografica. Ma il museo propone anche importanti collezioni acquisite nel 1987: si tratta della preziosa collezione di ceramiche del prof. Alfiero Costantini. I visitatori che giungono al museo dopo la visita al sito archeologico hanno a disposizione uno specifico itinerario che prevede la visita a otto sale, dove sono conservati i reperti del foro romano. Sono anche esposti oggetti di uso comune, frammenti di statue, armi e suppellettili. Inoltre il Museo dispone di pannelli tattili per non vedenti ed è accessibile ai diversamente abili. Informazioni utili. Situato in via Portigiani 1, vicino alla Cattedrale di San Romolo, esso, come del resto l'intero sito, osserva orari che variano a seconda delle stagioni. Da novembre a febbraio l'apertura è prevista dalle ore 10 alle ore 15 e il giorno di chiusura è il martedì. Da marzo a ottobre l'orario è dalle ore 10 alle ore 18, mentre da aprile a settembre l'orario è dalle ore 9 alle ore 19. E' importante ricordare che la biglietteria termina il servizio 30 minuti prima della chiusura del sito. Inoltre sono previste riduzioni del biglietto ed esenzioni per alcune categorie. 

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